TELECOM E I PICCOLI RISPARMIATORI

Posted by admin on 24 settembre 2013

Queste riflessioni le faccio da cittadino e da piccolo risparmiatore di qualche Società quotata. Le riflessioni riguardano Telecom e l’operazione, maturata in nottata, che vede la cessione alla spagnola Telefonica, della maggioranza di Telco. Quest’ultima è la cassaforte che controlla il 22,4% di Telecom, mentre il restante 77,60% è polverizzato nelle mani di piccoli e piccolissimi risparmiatori, disseminati sul territorio nazionale e, forse, anche oltre. Telco, invece, è nelle salde mani di Mediobanca, Intesa e Generali le quali, essendo dei finanzieri puri, hanno deciso di vendere e lucrare i grossi guadagni che ne derivano dalla speculazione. Per carità, tutto lecito in una economia di mercato globale. Non sono aprioristicamente contrario ai capitali esteri che tornano ad essere investiti nel nostro Paese. Serve però un Regolatore efficiente che emani e faccia rispettare le regole, solo così deve funzionare una economia di mercato.

Ad esempio una regola dovrebbe riguardare le aziende strategiche per il Paese, e Telecom lo è. In questi casi lo Stato dovrebbe avere il potere di veto 0, meglio, la cosiddetta “golden share”, vale a dire un partecipazione azionaria che esprima un dissenso in questi casi. Cosi bloccherebbe queste operazioni su aziende palesemente strategiche.

Mi lasciano però perplesso almeno tre cose. La prima: è corretto che una operazione su Telecom, tutt’ora monopolista della rete ed ex monopolista della telefonia fissa, venga ceduta a capitali stranieri senza che il Governo batta ciglio? e, in seconda e più paradossale situazione, come può il capitale minoritario determinare la strategia di una azienda e i piccoli risparmiatori, che posseggono la maggioranza, non possono mettere lingua in una operazione così importante? La terza perplessità è ancora più amara. Le due banche a la Compagnia assicurativa triestina riscuoteranno un premio, in misura del 70% sul valore di Borsa. Cioè riceveranno oltre un euro per azione, mentre il valore di borsa era, il giorno della vendita, 0,59. Questo significa che i piccoli risparmiatori restano col cerino in mano, come sempre paga il piccolo.

Infatti i tre venditori, cedendo Telco di fatto cedono la maggioranza anche di Telecom. per questo viene loro riconosciuto un sovrapprezzo è in effetti il pagamento per tale privilegio. Come potrebbero recuperare i piccoli? Dovrebbero aggregare un raggruppamento, tale da rappresentare un quota maggioritaria, visto che hanno in mano l’88% circa, e prendere loro il controllo di Telecom. E’ una strada lunga e impervia per la nostra cultura.
Lascia un commento Annulla risposta
Devi essere connesso per pubblicare un commento.
- giugno: 2025
  
  L M M G V S D
  
  « Ago
  
  1
  
  2 3 4 5 6 7 8
  
  9 10 11 12 13 14 15
  
  16 17 18 19 20 21 22
  
  23 24 25 26 27 28 29
  
  30
- Archivi

giugno: 2025
L	M	M	G	V	S	D
« Ago
						1
2	3	4	5	6	7	8
9	10	11	12	13	14	15
16	17	18	19	20	21	22
23	24	25	26	27	28	29
30

TELECOM E I PICCOLI RISPARMIATORI

Posted by admin on 24 settembre 2013

Lascia un commento Annulla risposta

Archivi

Related Posts

PARCO RISERVATO? A CHI?

August 15, 2017

LA NAPOLETANITA’ (di Marino D’Angelo)

August 13, 2017

FORZA DI VOLONTÀ

July 15, 2017