IL GESTO DISPERATO DEL CONDANNATO
Posted by admin on 29 settembre 2013
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Ieri ho scritto del ricatto che si andava perpetrando, da alcune settimane, sulla pelle degli italiani, per volere di un uomo ricco, potente ma condannato e quindi disperato. Dopo qualche ora, apprendevo dell’ordine, dato ai suoi ministri in carica, di dimettersi. Questi si dimettevono, come delle marionette senza cervello e senza dignità.
Ora il nostro Paese è in balìa di una instabilità senza eguali, proprio nel momento in cui si cominciava a fare le cose giuste e necessarie e si intravedevano, in lontananza, flebili segnali di ripresa. La scusa scatenante è stata l’aumento dell’Iva, ma sappiamo bene che il motivo vero è la consumazione del ricatto. Conseguentemente vanno al macero tutti i sacrifici fatti dai cittadini, dissanguati dal disastro che quest’uomo, aveva determinato, negli anni di suo governo.
In queste condizioni lunedì, all’apertura dei mercati finanziari vedremo saltare all’insù lo spread, che si ripercuote direttamente sul debito pubblico, in misura virtuale di 20 miliardi per ogni 100 punti base. In soldoni, se lunedì dobbiamo emettere e vendere 100 miliardi di euro di titoli di Stato, il salto da 2,50 al 3,50 ci costerà un miliardo di euro, e così via, sino alla ritrovata stabilità che Dio solo sa, quando e se si raggiungerà, con questi pazzi che fanno politica. Ahi Basaglia quanti danni ci hai procurato!
La mia meraviglia è che uomini intelligenti, preparati e spero, in buona fede, si siano fatti condizionare da questo ordine, dato da un uomo disperato e angosciato dall’ossessione di perdere tutto. Sappiamo dalla letteratura, specializzata e non, che i leader producono il meglio quando sono sereni, equilibrati e in pace con se stessi e con il mondo. Vedere Archimede e la sua famosa èureka. Invece il nostro, in un gesto disperato, ha dato l’ordine del disastro, da grasso e ricco borghese: “Moia Sansone con tutti i Filistei”.
Da uomo comune e cittadino, che ha partecipato alla tentata ricostruzione del Paese, dissanguandosi a versare le tasse e le imposte, appunto imposte, per uscire dal disastro, ora si trova in mezzo al guado, coi mulinelli che lo risucchiano negli abissi, sono furibondo, come dovrebbero essere tutti i cittadini degni, a causa di questo pregiudicato, che ha pensato solo a se stesso, dando questo ordine e raccontando, ancora una volta, delle menzogne spudorate. Spero che anche i suoi con buonsenso, rinsaviscono, alla luce di come Berlusconi, ha maturato e comunicato questo disastro. Non li ha informati ne ha chiesto loro consiglio, fidandosi dei così detti falchi senza cervello, che dell’Italia e degli italiani se ne fregano. E se , le così dette colombe rinsaviranno, potranno finalmente dimostrare di avere a cuore il Paese, concorrendo a formare un nuovo Governo, che continui il lavoro intrapreso e ci porti fuori dal guado. Dimostrando pure di avere cervello, cuore, palle ed equilibrio, per discernere il bene dal male e comportarsi come etica politica vuole.
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