METAPONTINO BASTA POLITICA INCAPACE e PASSARELLE.
Posted by admin on 9 ottobre 2013
-
E’ bastata qualche ora di pioggia, qui in Basilicata, ed ecco morti e danni ingenti alle aziende e alle infrastrutture. Ricordo ancora due anni fa, quando il mare ha preso molta spiaggia del lido di Metaponto, ho ancora davanti agli occhi l’assessore del tempo che, agghindato con collane, bracciali e l’abito della festa, sfilava sul lungo mare e dichiarava che da li a poco sarebbero intervenuti per risolvere. Si le pietre sono ancora li e i danni si ripetono ogni inverno. L’assessore ha lasciato e l’hanno premiato con grande presidenza , mentre la gente e gli operatori si grattano la testa preoccupati ad ogni pioggia o mareggiata.
Certo contro le calamità naturali non si può fare molto. Ma alcune misure, per prevenire e ridurre i danni possibili possono essere attivate, da amministratori accorti e attenti al territorio. Questo però deve essere fatto prima che i disastri succedano. Alcune di queste attività possono essere fatte con il briciolo di buonsenso che Dio ha donato ad ognuno di noi. Se poi vogliamo essere piu rigorosi ed efficaci, ci si può rivolgere a delle figure professionali che prevedono, prevengono, programmano e riducono i possibili danni. Tutto questo viene fatto, esaminando lo storico degli accadimenti passati, per poter decidere in maniera quasi scientifica, gli interventi mirati per prevenire e, nel minimo, ridurre gli effetti dei disastrosi fenomeni atmosferici.
Ora mi pare che anche in queste vicende c’è la solita sciatteria delle persone che governano il territorio, sia con incarichi amministrativi che con incarichi manageriali. E certò che con un governo attento al territorio, molti danni si potrebbero evitare o essere ridotti. Basterebbe che venissero effettuati le manutenzioni, con ricorrenza e puntualità, di tutti gli impianti esposti ai fenomeni atmosferici. Oppure prendere decisioni più drastiche. Esempio, il canale che scorre sulla sinistra della strada che porta al lido di Metaponto. Ogni volta che piove con un po’ di insistenza, questo canale esonda e allaga le aziende e le abitazioni che stanno alla sua sinistra. Possibile che nonostante la ripetitività, nessuno prende decisioni tali da eliminare il funesto evento? e ancora: i fiumi Bradano e Basento sistematicamente esondano, invadendo la terra di mezzo, abitata e coltivata a culture delicate e pregiate. Possibile che non possono mettere dei sistemi idraulici che facilitano lo sbocco a mare, in queste cirscostanze?
Non sono ingegnere idraulico nè amministratore, ma da cittadino cosciente e consapevole, ritengo mio dovere segnalare tali incurie, tramandate da generazioni. Infatti già in fase di progettazione, bisognerebbe prevedere e prevenire certe conseguenze. Questi dovrebbero essere gli standard del buon governo per gli amministratori accorti: buona progettazione, assidua manutanzione, assunzione di responsabilità e consapevolezza del ruolo che si riveste, per prendere decisioni anche impopolari che, a gioco lungo pagano.
Purtroppo dobbiamo ancora una volta piangere le vittime, leccarci le ferite per i danni gravi, ad una economia già devastata. Ascoltare le dichiarazioni di circostranza fatte dai politici e poi continuare con la solita solfa. Auspico che la consapevolezza faccia buoni percorsi nelle nostre coscienze e, quando a novembre andremo a votare, ne teniamo debito conto.
Lascia un commento
Devi essere connesso per pubblicare un commento.