CAMBIARE SI DEVE E SI PUO’
Posted by admin on 1 novembre 2013
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Ormai la politica è diventata una giostra che fa girare la testa e confonde le idee anche agli osservatori più attenti. Non basta la lunga cronaca delle vicende giudiziarie di Berlusconi, ora ci si mette anche Vendola e, come se non bastasse, viene fuori parte di ciò che accade sulle teste degli ignari cittadini, compreso i privilegi riservati ai “delinquenti di lusso”. La vicenda Ligresti-Cancellieri ne è esempio lampante.
Conseguentemente il marginale diventa centro dell’attività giornalistica e politica, mentre i cittadini continuano a essere vittime delle disfunzioni, che questa classe politica-giornalistica determina. La modernizzazione del Paese langue, gli indici negativi crescono e quelli postitivi decrescono. Tutti parliamo di crisi, riferendoci a quella economica, come se essa fosse caduta dal cielo, in autonomia e senza interdipendenza da altre crisi. Invece bisogna prendere coscienza che questa lunga crisi economica e figlia, o se volete, sorella, di tante altre crisi.
Forse che la scuola in Italia non è in crisi? gli ultimi Ministri, compreso la “dotta” Gelmini, hanno dato il meglio di sè per depauperarla, riducendola a cenerentola del mondo occidentale. E la burocrazia? non rappresenta forse il freno, a pedale e a mano, dello sviluppo e fonte di molta corruzione? I burocrati oltre che autogenerarsi si perpetuano, restando ai loro posti sempre. Calcificando le loro vischiosità, i loro privilegi compreso i megastipendi, le loro liquidazioni principesche e le mega pensioni. Tutto e sempre con i freni azionati per ciò che riguarda, invece i loro doveri verso i cittadini.
E l’imprenditoria è forse una imprenditoria moderna e capitalistica avanzata? o è una imprenditoria bancadipendente e protetta dai venti del libero mercato? La vicenda di Alitalia è un bello esempio di quello che vado dicendo.
I valori in generale sono in crisi, le regole sono in crisi, i controlli sono in crisi. In definitiva tutto ciò che ci gira in torno è in crisi, per cui diventa necessario cambiare e modernozzare tutto il sistema paese, ripristinando le regole a partire dalla rigorosa regola della meritocrazia.
Noi in Basilicata stiamo avviandoci alle elezioni regionali e ci sono segni di cambiamento effettivo. Gia a partire dalle primarie che hanno designato il canditato Presidente per il centrosinistra, con votazioni libere e inclusive. E quello che più fa sperare che il designato è il canditato diverso da quello lanciato dall’apparato. Quello che conta ancor di più è che questo candidato, ha definito un programma di effettivo rinnovamento, prevedendo interventi strutturali, in direzione di un ammodernamento di questa fondamentale Istituzione.
Sto parlando del candidato che ha ottime probabilità di vincerle queste elezioni. Anche perchè degli altri candidati, oltre a polemiche e dichiarazioni, generalgeneriche non si legge altro. Non un rigo di programma, nè un rigo di proposte, insomma il nulla assoluto. Se non ci saranno seri interventi nei prossimi sedici giorni, senza improvvisazioni nè le solite promesse di marinaio, veramente mancherebbe un briciolo di seria opposizione, all’eliggendo consiglio regionale.
L’augurio mio è che vinca l’unico candidato che sta facendo una seria e concreta campagna elettorale, assumendo impegni realizzabili, con piglio determinato verso l’effettivo cambiamento di questa nostra Basilicata, splendida e ricca di risorse umane ed economiche.
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