I NOSTRI GIOVANI e I NOSTRI DANARI
Posted by admin on 9 novembre 2013
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Scambiando alcuni concetti col candidato Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella, l’ho trovato molto interessato e determinato sui giovani. Infatti si discuteva del paradosso che noi coi ragazzi ben laureati, successivamente specializzati con Master e Tirocini in scuole e aziende di primo piano, concorriamo a rendere più forti le aree forti e indeboliamo il nostro territorio, poiché i nostri ragazzi, per trovare occupazione, devono emigrare al nord o all’estero.
Paradosso al paradosso, poiché i soldi guadagnati non bastano a mantenersi, questi ragazzi hanno bisogno dell’aiuto finanziario dei genitori che inviano loro dei rinforzi di cassa, diciamo così. Quindi si alimenta la spirale viziosa qui da noi è invece, dove i nostri giovani emigrano, si alimenta la spirale virtuosa.
Ovviamente il candidato ha bene in mente il problema e tra le tante questioni questa , giustamente, lo assilla di più. Per questo l’ha messa nelle primissime posizioni del suo programma che, se eletto, diventerà piano operativo. Certo non è facile ma averlo ben individuato e ppensato ad alcune possibili soluzioni e’ già un buon inizio.
Sappiamo tutti che Londra è una città abitata da tanti giovani italiani che lavorano occupando anche posti di responsabilità. Così c0me negli USA, molti nostri giovani e meno giovani, lavorano nelle Università, nella Ricerca, nella Finanza e nella Industria. Spesso assolvendo compiti delicati, molti dei quali farebbero assai comodo al nostro territorio. Penso ai giovani che operano nel Marketing, nell’Organizzazione del lavoro, nella conquista di nuovi mercati e in tante altre attività e specializzazioni, di cui la nostra fragile struttura produttiva è carente e ne ha assoluto bisogno.
Abbiamo imprenditori bravissimi nel fare il prodotto ma non hanno i supporti economico-finanziari, mancano di organizzazioni commerciali e di un corretto approccio alla finanza, tale da non dipendere solo e solamente dalle banche. Per cui i giovani che noi “esportiamo” fuori dalla regione, sono molto più necessari nel nostro tessuto produttivo, perchè con le loro professionalità renderebbero più forti e competitivi sui mercati le nostre aziende concretizzando quel successo economico e imprenditoriale di cui sono meritevoli.
Ci vuole una scossa, o come dice il nostro candidato Presidente: “Una Rivoluzione Democratica”, anche nella rete produttiva, organizzativa, distributiva e finanziaria, del sistema produttivo lucano. Lui, MarcelloPittella, ha le idee e c’è l’ha molto chiare, per cui se lo eleggeremo ne vedremo delle belle e delle buone. Statene certi.
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