QUANDO LA CRISI E’ ANCHE UNA OPPORTUNUTA’
Posted by admin on 30 novembre 2013
-
Ho assistito al confronto tra i tre candidati alla segreteria del Pd, che Sky ha servito ai telespettatori interessati, e ho notato la capacità di Civati di bucare il televisore e captare l’attenzione di coloro che seguivano. Parimenti ho capito i limiti di Cuperlo che, oltre a rappresentare l’obsoleto apparato del vecchio partito, ha anche la dote di saper comunicare poco e male. Mentre è emersa la capacità di Renzi a gestire la comunicazione come un leader deve fare in certi momenti. Ha tenuto un tono moderato, sia nei confronti dei suoi colleghi, sia trattando gli argomenti e anche nei confronti del conduttore, per il vero meno capace di altre volte.
Dal dibattito sono emerse alcuni spunti che mi hanno fanno riflettere su quello che potrà essere il futuro prossimo del Governo, rispetto alle cose da fare per far uscire il Paese da questo stallo. Sicuramente la crisi dell’economia e la necessaria verifica di Governo, rappresentano un passaggio molto delicato e, come in tutte le situazioni delicate, esistono pericoli ma anche opportunità. Mi chiedo se il futuro Segretario del partito di maggioranza relativa, saprà cogliere tali opportunità, facendo bene al Paese, al partito e quindi a se stesso.
Avere tre leader dell’opposizione, fuori dal parlamento del calibro di Berlusconi, Grillo e Vendola è sicuramente un grande pericolo e, solo se il Governo saprà fare quelle tre- quattro cose che l’opinione pubblica reclama, potrà finire l’epopea berlusconiana, la irresistibile ascesa di Grillo e anche la presenza di Vendola, anch’egli toccato da qualche problema con la Giustizia. Altrimenti sarà durissima perchè, Berlusconi è un osso assai duro da masticare e digerire e Grillo ha quella carica di populismo che fa presa facile sugli scontenti.
La prima cosa da fare, a mio sommesso parere, è la legge elettorale con relativa riduzione dei parlamentari e soppressione del bi-cameralismo. Questo farebbe risparmiare qualche miliardo di danaro pubblico e avrebbe un buon effetto sull’opinione pubblica. Inoltre depotenzierebbe le proposte in tal senso del M5S. Senza dubbio FI farebbe ostruzione, ma davanti a cose fatte bene non avrebbe presa sulla gente. Altra azione da intraprendere, sarebbe la riduzione di redditi, liquidazioni e pensioni dei manager pubblici e delle aziende controllate dallo Stato e, con i risparmi ridurre ulteriormente il cuneo fiscale per i redditi inferiori ai trentamila euro. Ovviamente mi riferisco ai redditi, pensioni e liquidazioni cche supera le venticinque volte quelli di un semplice dipendente di pari anzianita’.
Se poi si riuscisse a eliminare qualche altra tassa sui redditi di lavoro, anche autonomo, inferiore ai settanta-ottantamila euro si avrebbero più argomenti per affrontare una campagna elettorale e, con buonissime probabilità, vincerla. Peraltro già questi primi interventi inciderebbero efficacemente sullo sviluppo e, quindi sulla creazione di posti di lavoro per i giovani disoccupati.
Se queste poche cose si facessero, sicuramente il futuro Segretario del Pd acquisirebbe notevoli meriti, primo tra tutti quello di aver saputo cogliere le opportunità’ offertegli da un passaggio critico. In questa mediocrità non sarebbe cosa da poco.
Lascia un commento
Devi essere connesso per pubblicare un commento.