CHE CLASSE DIRIGENTE DA SBALLO!
Posted by admin on 22 dicembre 2013
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Le cronache nazionali ma anche locali, sono piene di spunti per fare delle considerazioni, non proprio lusinghiere, sulla classe dirigente del nostro Paese. E ahinoi! la cosa riguarda sia i politici che i manager di Stato o, comunque di nomina governativa e/o regionale.
La notizia più rumorosa è stata la polizza vita a premio unico, accesa nella filiale di BNL interna al Senato, dove l’ex ministro, ex capogruppo del PDL e attuale vice presidenta del Senato, Maurizio Gasparri ha pagato la polizza coi 600.000,00 euro, prelevati dalle casse del gruppo di cui era il capo. E, come riporta ampiamente tutta la stampa, restituiti in due rate, allorquando il tesoriere, finalmente attento, ha chiesto conto e restituzione. Le notizie raccontano che la restituzione sia avvenuta con i soldi del riscatto della medesima polizza, possibile dopo il primo anno. Se questo è vero, mi piacerebbe sapere dove sono finiti i diversi migliaia di euro che tale titolo ha reso in questo anno. Infatti col solo rendimento minimo garantito del 2%, la cifra sarebbe di circa 12.000,00 euro lordi.
ovviamente se il reato persiste e in quale misura, sarà accertato dalla magistratura competente. Qui è utile rilevare e rivelare i fatti, perchè i cittadini pagatori, sappiano la verità.
Passando ai dirigenti di nomina governativa, un nome tra tutti è quello di Giancarlo Cimoli, meneghino puro sangue, prima capo delle Ferrovie dello Stato e, dopo averle ridotte al collasso, nominato Amministratore Delegato dell’Alitalia, dall’allora Governo Berlusconi. Quando ha ridotto al fallimento anche questa azienda, è stato pregato gentilmente e pagato profumatamente, perchè lasciasse il comando. I danni sono sotto gli occhi di tutti, ancora oggi.
Solo ora, la Corte dei Conti si è decisa di chiedere conto a questo superpagato manager di Stato, e forse cercherà di recuperare il dilapidato capitale, che probabilmente è ben custodito in qualche banca estera e, difficilmente potrà essere resituito ai leggittimi proprietari.
Certo di questo tipo di manager pubblici o para pubblici, esistono a bizzeffe, questo però io lo ritengo più significativo, ricordando il viso rubizzo e i metodi spiccioli del lombardo Cimoli, con tanta arroganza quanto era l’insipienza, o era malafede?
Concludendo con la classe dirigente locale, devo esprimere una mia convinzione: qui l’unica classe dirigente è quella politica o dalla politica creata, nominata o protetta. Ciò perchè da noi, quasi tutto dipende dalla politica. Pochi imprenditori o professionisti sono veramente liberi e autonomi, visto che la politica non lascia niente al caso e alla libera concorrenza.
Ciò detto come opinione maturata da anni di osservazione di fatti e persone, vengo alla cosiddetta casse dirigene locale. Confesso subito che pochi si salvano dalla mediocrità. anche quelli che sono dei grandissimi e raffinatissimi seduttori. Questi vendono mercanzie che non posseggono e, se qualche volta mostrano merce buona, non è loro ma la requisiscono e la spacciano per personalissima. Ne conosco alcuni, anche da vicino, i quali studiano accuratamete la loro apparenza, leggono e si annotano i termini più affascinanti dai vocabolari , dai manuali e, ora anche da internet, e poi li sciorinano con grande disinvoltura, facendo colpo sicuro al primo impatto. Ma se si frequentano, solo i gonzi non si accorgono della vacuità di costoro. Hanno tanta apparenza quanto è la loro incompetenza, solo che ci si accorge a danno fatto. Infatti allorquando lasciano, molto spesso cacciati, compaiono i danni, spesso irreparabili.
Purtroppo da noi questo fenomeno è diffusissimo e notiamo alcuni di questi che si riciclano abilmente, perchè nel settore lasciato non trovano approdi, considerato che i danni fatti restano visibili. Quindi diventano dei tuttologi. E i danni restano, continuano e ne fanno i nuovi. Speriamo che l’Italia e anche la Basilicata “#cambinoverso”.
Nota: alcuni nomi e/0 sostantivi che andrebbero in maiuscolo volutamente per demerito li ho scritti in minuscolo.
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