• Tutti ricordiamo Manzoni col “Carneade chi era costui”  esclamato da don Abbondio nei Promessi Sposi , il quale preparando un panegirico incontrò, nel testo che leggeva, il filosofo di Cirene, nell’antica Grecia. – Oggi molti ricordremo il “Chi ?”, pronunciato da Renzi, alla domanda di un cronista circa il rimpasto di Governo, sollecitato da Stefano Fassina, viceministro all’ Economia. Questi ha risposto dimettendosi, replicando l’atto, che io ritengo ricattatorio, fatto qualche mese addietro, per presunte incomprensioni col titolare del Ministero Fabrizio Saccomanni.

  Ritengo il gesto del Fassina strumentale e non politico, come egli cerca di motivare. Infatti, il dire che  ritiene giusto che il nuovo leader del PD, faccia un rimpasto per mettere nel Governo i suoi uomini, a me sembra che l’ex viceministro, non abbia capito il cambiamento che Renzi vuole dare alla Politica: non alle correnti e alle conventicole, ma un partito unito sulle cose da fare, per tirare fuori dalle secche in cui si trova il Paese e, possibilmente, rilanciarlo e innovarlo. 

  Questa è la politica del neo Segretario che,  ovviamente essendo convinto che questa è la strada, non si fa influenzare da chicchesia sulle cose da fare, come farle e quando farle. Fassina evidentemente o non ha capito che il vento veramente è cambiato, o vuole condizionare il segretario per ritagliarsi uno spazio correntizio nel partito, essendo lui uno dei “giovani turchi”, molto supponente e veteropidiessino, per non dire di più.

  Considerato che la partita è molto grossa e importante, cercare di dare fastidio al leader, in questo delicato momento non è il caso, e Renzi lo fa capire andando per la sua strada, puntando al suo obiettivo senza distrazioni. Specie se il tentativo di distrarlo viene da uno che gli fa la guerra interna o perchè non ha capito, o perchè vuole fare il “pesce in barile”. A meno che non abbia ragione  Dario Nardella, molto vicino a Renzi, che ha detto: “Se un viceministro della Repubblica si dimette per una battuta del genere vuol dire che non si sentiva all’altezza di quel ruolo”.  Dubito che possa essere questa la motivazione, vista la sicumera del nostro, bocconiano e allievo dell’ex ministro Visco che qualche responsabilità, dei guai in cui ci troviamo  c’è l’ha.

  Comunque pare che il Governo non venga scalfito da questo fatto e forse, manco la sostituzione del suddetto, sembra abbia grande urgenza. Chi vuole destabilizzare il Segretario PD e/o il Governo è servito.

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