GRILLO & CASALEGGIO PREDICATORE & SANTONE.
Posted by admin on 27 febbraio 2014
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Movimento pentastellato in movimento. Questa volta però è un movimento franoso. Chi tocca il duo Grillo-Casaleggio, (chissà perché quando penso questo nome mi ricordo della polenta”concia?”) e come se toccasse i fili dell’alta tensione, non muore ma viene espulso con condanna di lesa maestà. Ed ecco quindi, ancora un partito, ops, un movimento che si sfarina. E’ appunto il caso del m5s di Grillo e del socio Casaleggio, ditta omonima che gestisce e governa tutto il business dell’azienda di famiglia. Vorrei leggere un bilancio della Casaleggio & Associati, per avere le idee chiare su quale è la compagine sociale, quali sono le entrate e quali le uscite, nonché il vero core bisiness del duo non democratico e non trasparente. Infatti è il mio dubbio che loro non abbiano una mission politica. Probabilmente gli obiettivi veri sono gli affari che la società raccoglie a piene mani, attraverso lo strumento politica. Non si spiega altrimenti l’autoritarismo e il mistero che caratterizzano il movimento.
La cosa mi interessa parecchio, perché condiziona e non poco, la politica del nostro Paese. Infatti il movimento ha portato in Parlamento molti componenti che oltre al turpiloquio, lo scandalismo e la sfrontatezza fine a se stessa e tanto bullismo, non fanno altro. A questo si aggiunge l’obbedienza cieca e forse, anche la paura, che costoro hanno verso i due capi supremi. D’altra parte non potrebbe essere diversamente visto i guadagni, la visibilità, l’immeritato status e l’altrettanto immeritato prestigio che derivano a questi scolaretti, obbedienti e impauriti.
In un mio articoletto che gira sul mio Blog, ho già espresso la leadership che caratterizza il movimento: due capi autoritari per delle persone poco mature, secondo la regola del libro, da me citato: “leadership situazionale”. I fatti di questi giorni, ma era già successo prima anche se con meno clamore, dimostrano questo smodato autoritarismo, peraltro dichiarato nell’incontro con Renzi, che ha dato la stura alle espulsioni e alla conseguente diaspora. Evidentemente i Parlamentari più maturi e consapevoli, avendo rispetto per gli elettori e per se stessi, stanno abbandonando il movimento e svelando l’inganno per loro e per i cittadini che li hanno eletti.
Gli espulsi di ieri, Orellana, Battista, Bocchino e Campanella vanno ad aggiungersi agli altri dieci Senatori che sono stati espulsi o hanno lasciato il m5s in questo anno. Sicchè i Senatori si sono ridotti dai 54 iniziali ai 40 di oggi. Stesso discorso vale per i Deputati, per i quali Alessio Tacconi, nel lasciare il Gruppo del movimento a Montecitorio, dichiara di avere diversi colleghi che lo seguiranno. La regola di Grillo & Casaleggio è sempre la stessa: chi non ubbidisce e discute, chi cerca il confronto o vuole capire o critica, viene espulso. Conseguentemente, coloro che sentono stretti gli abiti di tale ferrea regola autoritaria abbandonano, prima di essere espulsi, solo perché esprimono delle corrette e democratiche opinioni personali.
Ovviamente la speranza è che molti cittadini che hanno votato per protesta tale movimento, capiscano e ne traggano le dovute conclusioni. Non si possono mettere nel congelatore un quarto dei voti degli italiani e lasciare, anzi spingendo il nostro Paese nel baratro, con i loro comportamenti di ribellismo spettacolare e senza costrutto. E ancor peggio, aspettare che prendano il 51% dei voti per avere la maggioranza assoluta e governare loro l’Italia. Ve lo immaginate? la Storia ci insegna che le dittature cominciano sempre in questa maniera: un uomo solo al comando, magari con un consigliere socio, che decide su vita e morte dei sudditi. No amici così non va, facciamoci una ragione.
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