Prove di accerchiamento.
Posted by admin on 22 marzo 2014
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Renzi ha cominciato la sua attività di Capo di Governo con un atto che non ho condiviso, per come ha scalzato il suo predecessore Letta. Ma ha continuato facendo cose giuste per il nostro Paese. Sennonché i frenatori hanno cominciato a lavorare contro con dichiarazioni e comportamenti vari. Lascio quelle dei politici, appunto perché sono politici. Quindi mi riferisco a quelle dei cosiddetti Poteri Forti, che sono si le banche ma non solo. Anzi spesso esse sono meno pericolose. Questa volta il fuoco di sbarramento lo hanno acceso i rappresentanti delle categorie sia dei lavoratori che datoriali. Infatti appena vengono toccati i privilegi o non vengono creati altri favori, questi bloccano ogni iniziativa sgradita con ogni mezzo. Mi riferisco alle dichiarazioni fuori le righe di Squinzi, capo degli industriali, a quelli di Moretti capo di Ferrovie dello Stato, a quelle di alcuni capi del sindacato dei lavoratori, oltre che ad alcuni comportamenti sotto traccia dei grandi burocrati di Stato.
Squinzi dicevo. Il personaggio a pelle mi sembra un povero a lui. So che ha costruito l’impero Maipei con colle e sigillanti, ma resta nella mia testa uno con limiti, culturali e comunicativi, molto angusti. Aveva già con Enrico Letta fatto dichiarazioni inopportune, mentre l’allora Capo di Governo chiudeva accordi con gli Emirati Arabi. Ora fa il pettegolino circa il trattamento riservato a Renzi dalla Merkel, nella recente visita in Germania. Come se non bastasse, subito dopo minaccia di trasferire le sue aziende in Svizzera se non ottiene i richiesti favori personali. Il nostro sembra non rendersi conto che lui e’ una tessera importante dello Stato di cui dice male. E lo fa nei momenti meno opportuni. Infatti, ancora una volta, esce dal seminato allorchè unità e credibilita’ sono fondamentali per il Paese. Lui con le sue dichiarazione ci discredita, non rendendosi conto che manca di rispetto, prima di tutto, a se stesso e poi a tutti gli altri. Questo “soggettone” ci ha abituati alle sue uscite a sproposito. Mi chiedo: lo Squinzi e’ all’altezza di rappresentare gli industriali del nostro Paese?
Sui sindacati e i capi di altre associazioni mi soffermo poco perché in altre occasioni ho già scritto e scriverò, comunque anche loro, spesso con fatti e atti e parole creano danni indicibili proprio a quelle categorie di cui dovrebbero fare gli interessi. Vedi tutte le volte che non si sono concluse operazioni di salvataggio di aziende decotte, per le loro esose richieste e di conseguenza, si perdono tutti i posti di lavoro anziché solo alcuni.
La grande burocrazia statale è un altra Corporazione che si è messa di traverso per paura di perdere privilegi e potere. Quindi da numeri e fa dichiarazioni che distorcono la realtà, specie in ambiti in cui, magari il loro (nostro) Ministro e’ poco preparato o molto impegnato e si deve fidare dei dati fornitigli. Nelle loro torri d’avorio e in silenzio creano danni indicibili, in un silenzio vigliacco ben pagat0.
Infine i capi di aziende statali come il Moretti che da capo di una assai sfasciata azienda ferroviaria nazionale e pubblica, rivendica lo stipendio di platino di cui gode, perché il suo collega tedesco guadagna più di lui.
Ma sa quanto schifo fanno le ferrovie italiane ovunque ma a Sud molto di più? Sa, di contro, quanto sono pulite, puntuali, ordinate, organizzate, efficienti le ferrovie tedesche? E invece il nostro, con sicumera e arroganza, dichiara che lui è sul mercato e devono pagarlo bene. Ma ci spiegasse di quale libero mercato parla lui che è stato nominato a quella carica di una azienda di Stato, monopolistica, inefficiente e coi bilanci che, se vanno in rosso vengono ripiantati coi nostri soldi? Lo spiegasse il Moretti a chi come molti stanno veramente sul libero mercato, con sudore, sangue, coltello tra i denti, tuta mimetica, ventre a terra e marciare per guadagnare, in un anno, quanto lui guadagna in una settimana. Lo spiegasse il Moretti ai tanti pendolari che giornalmente vengono maltrattati dai suoi treni scassati e da epatite. Lo spiegasse a loro e a noi che col mercato veramente libero facciamo i conti ogni minuto della nostra giornata. Anziché con arrogante sicumera minacciare che lascia e va via dall’Italia. Andasse via ma rinunciando alla liquidazione d’oro, pagata coi nostri soldi e andasse a scopare il mare, il Moretti. Noi pregheremo per lui e lo accompagneremo a calci nel sedere sino al confine, fuori dalle… scatole. Ci sono tanti giovani manager, più capaci e meno pretenziosi, pronti a sostituirlo con competenza e a costi più umani, il Moretti!
Un capitolo a parte meritano i giornalisti che spesso fanno da megafono alle notizie che tornano loro comode, quindi ne riparlerò in altro momento. Voglio però concludere auspicando che il nostro primo Ministro, dottor Matteo Renzi, continui a fare le cose che destabilizzino tali poteri forti e fanno un gran bene al tutto il nostro Paese. Inoltre Renzi continui a parlare agli italiani senza intermediari così come sta facendo, affinché tutti capiscano apprendendo dalla sua viva voce la verità sulle sue azioni di governo. E’ l’ultima spiaggia, per salvarci dobbiamo collaborare per l’interesse di tutti.
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