I NON ELETTI SONO MIGLIORI, forse.
Posted by admin on 3 maggio 2014
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E’ una provocazione la mia, forse. Però se guardiamo i risultati elettorali di questi ultimi vent’anni, il dubbio è corretto. Infatti per anni Berlusconi non ha avuto pari in termini di successo elettorale. Ora che la sua verve si è appannata e si è un poco “invecchiato” con le sue favole, ecco che un altro caso di successo elettorale si profila all’orizzonte politico italiano: il comico Giuseppe Grillo, il quale, stando ai più recenti sondaggi, avrebbe superato Forza Italia, diventando il secondo Partito. Questo ottenimento gli perviene solo per gli spettacoli di piazza e le promesse di mandare tutti a casa ma senza uno straccio di proposta costruttiva e possibile. Ne consegue che molti italiani agiscono senza ragionare, scegliendo in modo emotivo e facilon–credulone, credono alle favole anche se non hanno alcuna possibilità di concreta realizzazione. Insomma molti votano senza riflettere. Questi elettori sono della stessa pasta di coloro che per anni hanno creduto e distrutto patrimoni per inseguire le fantasie che Wanna Marchi instillava in loro, attraverso certe televisioni. Quindi non è tanto singolare pensare che molti italiani sono degli inguaribili creduloni, conseguentemente votano o abboccano a chi la racconta più grossa.
E qui vengo a quello che vorrei dire su alcuni fatti recenti che dimostrano la nostra pretesa dagli altri, di comportamenti corretti, mentre noi ci comportiamo come riteniamo, senza pensare alla correttenza che, appunto pretendiamo dagli altri. Mi riferisco a Piero Pelù, del quale io quasi ignoravo, ma che la recente sparata fatta dal palco del concertone del primo maggio l’ha reso noto ai più. Questa manifestazione -io la considero di cattivo gusto specie ora che il lavoro manca- è stata sempre una roba di sinistra ma, l’uscita di costui l’ha dissacrata. Peraltro, l’aver chiamato Boy Scout di Licio Gelli, il suo concittadino Renzi, senza uno straccio di credibile prova, proprio lui che di Gelli è stato visitatore e interlocutore improvvisato nel 1995, quando durante un tour dei Litfiba, di cui era il capo, si presentò a Villa Wanda chiedendo di essere ricevuto dal Gran Maestro, è un paradosso tutto italiano. Così come è paradossale che questo cantante, che si autodefinisce rivoluzionario per aver preso posizione contro le guerre e le mafie, poi da ricco borghese quale è, si lega a filo doppio con le TV, Rai in testa, per consulenze e assistenze a trasmissioni canore di dubbio gusto e di grande conformismo.
A mio sommesso parere il Pelù avrebbe fatto meglio a tacere anzicchè strillare la sua rabbia, pare che duri da qualche tempo per fatto personale. Infatti pare che cè l’abbia con Renzi perchè, da Sindaco di Firenze, non gli abbia rinnovato l’incarico di direttore dell’estate fiorentina. Se questo è vero oltre che politicamente scorretto, il nostro è anche un rozzo provinciale. Inoltre, ancora una volta dimostra col suo comportamento, di pretendere comportamenti buoni e leali dagli altri, mentre a se stesso consente ogni scorrettezza.
Bene se così gira l’Italia mi chiedo cosa ci aspettiamo dagli altri se prima non diamo una gran regolata ai nostri comportamenti, e indicare con l’esempio personale la strada della correttezza, dell’onestà e di tutti gli altri valori da perseguire.
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