LE RESISTENZE ALLA MODERNIZZAZIONE DEL PAESE
Posted by admin on 4 maggio 2014
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Mi è capitato di leggere l’apprendimento negli adulti, in un saggio che parlava di formazione. Ebbene per gli adulti è assai difficile apprendere e attuare le novità in quanto hanno calcificato abitudini che danno loro certezze per cui, andare a rompere questi equilibri, diventa difficile se non impossibile perché si tratta di rimettersi in gioco, e affrontare incertezze e minacce che tutto il nuovo comporta. Poco importa che il nuovo equilibrio che si raggiungerà, è più avanzato, più rassicurante e più aderente ai tempi in cui viviamo.
Questo sta succedendo ora che il Governo vuole veramente modernizzare il Paese, rendendolo più aderente al nuovo scenario che si è determinato, adeguandolo alla nuova situazione politico-economico-sociale. Ridurre opportunamente certi costi strutturali, rendendo lo stato più sobrio ma, ed è quello che più conta, anche più moderno, con l’efficienza e l’efficacia necessarie, per dare risposte immediate e precise alla società in movimento. Nulla è statico, l’economia e la società sono dinamiche e guai se non fosse così, quindi uno Stato degno e all’altezza, deve precedere e non inseguire la società che cambia.
Per cui questi dirigenti che vengono toccati da queste esigenze sacrosante e sopra gli interessi del singolo, si oppongono e fanno ostruzione perché perdono l’attuale equilibrio e il loro personale interesse. A loro poco importa se questo è il loro singolo obolo alle necessita più ampie e generali dell’intera comunità.
Ed allora sentiamo i lamenti di alcuni sindacati, delle associazioni datoriali ma anche dai cosiddetti servitori dello Stato che dello Stato si servono e non lo servono. Perdere il loro potere e i loro privilegi, per costoro è inconcepibile e allora boicottano le azioni del Governo con mille ostruzioni. Ed ecco che viene fuori una commissione di funzionari del Senato, mai fattasi sentire per ben altre storture, a dire che non ci sono le coperture per gli 80 euro mensili per dieci milioni di lavoratori, i sindacati che vogliono guazzarci loro per prendersi il merito di questo bonus, i prefetti che scoprono d’un tratto la loro fondamentale importanza, le associazioni di categoria che voglio avere in queste questioni la loro visibilità. Nessuno di costoro che sia collaborativo e sacrifichi sull’altare della modernizzazione, della occupazione, della ripartenza dell’economia e di tutte quelle cose che a parole rivendicano ma se si fanno senza il loro distorcente zampino, apriti cielo.
Moretti è l’esempio di questo modo egoistico di fare i servi dello Stato. Quando lo Stato chiama loro protestano. Qui mi vien in mente Epicuro che sosteneva che: “la felicità si raggiunge attraverso le cose necessarie e naturali”. Questi, invece, la felicità la vogliono raggiungere attraverso cose superflue e innaturali: guadagnare tanto, anche se poi non sanno cosa fare dei soldi guadagnati e, avere potere che è un “valore” innaturale.
Renzi, che è giovane, intelligente e, quanto necessita spregiudicato, è determinato ad andare avanti perché sa che gli italiani hanno già pagato il prezzo di tutto questo, ora dovranno pagarlo anche coloro i quali hanno determinato questo stato, distorto, di atti e fatti, i quali sono rimasti a difendere strenuamente, i loro privilegi. Noi cittadini, per questo, dobbiamo sostenerlo a portare sino in fondo questa battaglia che è principalmente la nostra battaglia.
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