CONFESSO SONO STRANO, SI, SONO PROPRIO STRANO, IO…
Posted by admin on 14 settembre 2015
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Confesso il mio essere strano. La mia è una stranezza autentica, nel senso che per alcune cose mi sento la pecora nera o, se preferite, il calimero del vecchio carosello televisivo. Il senso della mia stranezza deriva dal fatto che, bazzicando i social network leggo cose che, per i miei canoni strani, non riescono e non mi fanno condividere. Faro’ degli esempi e dei riferimenti precisi, affinché ciascuno possa prendere nota della mia stranezza e, quindi, la possa misurare.
Dicevo che sui social leggo di tutto e spesso mi trovo in disaccordo non per i concetti in se, ma perché frantumano quei valori che, la mia stranezza, ritiene intoccabili per convenzione civile. Uno di questi valori è la mia abiura per la violenza verbale che genera, come conseguenza, la violenza fisica tout court. Ebbene su facebook se ne fa larghissimo uso, con parole ed immagini. Ciò accade in particolare verso coloro che detengono il potere. Capisco i risentimenti nei loro confronti che, spesso, ci sbattono in faccia le nostre frustrazioni, senza volerlo e senza fare nulla. Solo perché loro si sono affermati e noi no. Capisco ma non la condivido anche quando questa violenza la usano i politici di parte avversa. Ma non la capisco se la fanno i semplici cittadini che, possono e devono manifestare il dissenso, però senza ricorrere alle offese personali, magari coinvolgendo la famiglia. Si tratta di azioni crude e rozze e, spesso, volgari.
Altra mia stranezza e’ l’invito pressante a giocare a questo e quel gioco anche quando scrivi che non sai ne vuoi giocare. Questo pure perché , nel mio caso ho un lavoro e non ho tempo per fare quelle cose. La mia convinzione al diniego cresce, se penso che magari, chi mi invita a fare ciò lo sta facendo, in orario di lavoro, dal computer dell’Ente o dall’azienda, per la quale lavora e dalla quale viene pagato. Lo stesso dicasi per coloro mettono animali domestici, in condizioni di sofferenza, per dimostrare quanto loro vogliono bene a queste bestiole. A mio vedere, sempre per via della mia stranezza, costoro fanno il male di quegli animali ai quali, pensano che cosi facendo, dimostrano voler bene. Considero ciò una forma di scatenato sadismo.
Altra ripulsa, che la mia stranezza mi impone, è quella che ho verso quelle persone che sbattono immagini sacre su facebook, suggerendo di aprire la porta a Gesù che sta bussando. Solo se apri sei un credente. Ebbene io sono un Credente e un Praticante e ritengo quegli inviti e quelle manifestazioni, blasfeme! Nulla è più blasfemo della spettacolarizzazione della Fede professata e della leva che si fa, trasformando un’intima convinzione, in una manifestazione di stupida superstizione. E’ vero sono strano, molto strano io.
Concludo, ma potrei dilungarmi per giorni, con quella stranezza che più mi disturba. Ma per questo devo fare una premessa: ho un lavoro in proprio che non viene alimentato, e mai lo è stato, da commesse pubbliche, non ho fatto mai affari con la politica, non ho tessere, una che ho avuto per qualche mese, è scaduta e mai più rinnovata. Insomma non ho alcun interesse per fare captatio benevolentiae, ho solo quella stranezza che mi fa rispettare, ripeto rispettare, chi mi rappresenta e rappresenta le Istituzioni del Paese in cui vivo. Questo rispetto lo devo io in primis e lo pretendo da coloro che, per queste Istituzioni lavorano e fanno parte di questo Stato. E, se puta caso, si trattasse di educatori, questa scorrettezza sarebbe ancora più grave e, forse, ha dei risvolti sicuramente disciplinari e, forse, anche penali con ipotesi di reato di uvilipendio dello Stato. Per cui vedere vilipeso l’attuale e i passati Capi di Governo, con gli epiteti e fotomontaggi grevi e volgari, mi offende e mi da allo stomaco così come mi dava anche in passato, di qualunque colore fossero i governanti.
Sono strano perché dico queste cose anche se anche io non vedo di buon occhio l’attuale cattiva politica e auspico la Buona Politica. Ma non è con queste cattive e rozze manifestazioni che si corregge la cattiva politica. Un vecchio adagio sussurra che: ” chi semina vento raccoglie tempesta” Mi scuso per le stranezze scritte ma ripeto, sono strano.
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