INCUDINE E MARTELLO
Posted by admin on 21 maggio 2016
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Si ho questa brutta sensazione: l’incudine d’acciaio, immobile ma dura, monolitica, inscalfibile, ferma per lavorare e fare danni. Il martello: sempre in movimento, energico, violento, che traccia scie ideali e violenti che si abbattono sulla vittima, indifesa e immobile che, ignara e ignava, si fa modellare e condurre dove i due cattivi arnesi, vogliono portarla.
Si proprio così, questa è la mia sensazione circa la posizione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Stretta tra la volontà ferma e determinata della buropoli Potenza che, nella sua immobilità, blocca ogni iniziativa che discende dal suo essere capoluogo di Regione, con la sua maggioranza di consieglieri e i suoi vertici che determinano e decidono ogni cosa, specie sulle attribuzioni finanziarie e ralative opere infrastrutturali e non. La Puglia, martello dinamico e intraprendente col suo Governatore che aggancia la locomotiva Matera e attacca le sue carrozze piene di iniziative infrastrutturali, culturali, sociali ed economiche.
E noi che facciamo? fermi a osservare cosa fanno gli altri. Meno male che il flusso turistico è in continuo aumento e una miriade di piccoli operatori privati danno sfogo alla personale creatività e spirito imprenditoriale, continuando ad investire in iniziative che aumentano la fabbrica dell’Accoglienza.
Ecco che nascono curatissimi B&B, accoglienti luoghi di ristoro, iniziative attinenti al turismo quali guide, tour, centri visite, piccole iniziative culturali. Ormai vecchi locali abbandonati e cadendi riprendono vita, con ristrutturazioni spesso ben fatte. La città ha un nuovo fervore. Ma c’è un grande MA. Ad oggi non si vede nulla di quei cantieri di infrastrutture necessarie e dichiarate. Non strade che colleghino la città con le grandi vie di comunicazioni nazionali, non ferrovie, non l’ aeroporto, anche se la pista Mattei non aspetta altro. E’ li pronta ed aspetta il via per poter accogliere i visitatori e poter anche esportare le nostre delizie Agroalimentari, attraverso qualche volo aereo, utile sia al Turismo che all’Agricoltura di pregio del Metapontino e non solo.
Ma quello che, a mio sommesso parere, è più grave è la mancanza delle grandi iniziative culturali, promosse da chi è deputato a farlo. Non solo, ma addirittura iniziative consolidate e, ormai tradizionali, vengono soppresse. Vedi Le grandi Mostre, la Women’s Fiction Festival, manifestazione editoriale al femminile, la chiusura del Cine Teatro Duni.
Di contro si ripetono atti malavitosi che, se non si alza la guardia, prenderanno il sopravvento su tutto il resto. Sarebbe gravissimo se di tutto questo bel lavoro fatto, per ottenere la prestigiosa designazione,a Capitale Europea della Cultura, rimanessero delinquenza e ceneri, per opera del gretto provincialismo di alcuni che, per motivi personali e sentimenti negativi, operano per disperdere questo immenso Patrimonio.
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