I HAVE A DREAM
Posted by admin on 26 maggio 2013
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Ho scritto queste considerazioni a fine maggio ma, oggi che siamo a fine agosto, esse assumono una attualità ancora più pressante. Infatti 50 anni fa a Washington, Martin Luther King pronunciava, a braccio, il discorso dei suoi sogni, che diventava storia in attesa che diventasse realtà, con l’elezione del nero Barak Obama alla Casa Bianca. Era il 20 agosto 1963.
Ho mutuato quel termine per indicare il mio sogno, e immagino di molti lucani, anche se forse non si realizzerà. Infatti nei palazzi dove ritengono di decidere la nostra vita, lor signori stanno decidendo, sulla nostra pelle, i candidati da designare per il rinnovo del Consiglio regionale, andato a casa per la nota vicenda denominata rimborsopoli. Cominciano a farsi nomi, cominciano le lotte tra correnti, cominciano i veti. Veti che non riguardano i curriculum dei proposti canditati, riguardano l’appartenenza e la presunta fedeltà. No si guardano i curriculum verificandoli col veramente fatto e valutando concretamente, gli obiettivi conseguiti o i disastri lasciati dietro di se, nei precedenti incarichi pubblici o privati che fossero. Spesso fa testo l’autoreferenzialità o la presunta affidabilità del nome. Ne si parla e si decide sulla base di programmi idonei per uno sviluppo compatibile e utile alla Basilicata. Di cosa bisogna fare e di chi ha visione, abilità, competenze, onestà e forza negoziale, per portare avanti tali scelte e strategie.
Quando ho scritto questo era Domenica 27 maggio, il giorno della Trinità, per i cattolici. Non voglio mescolare il Sacro con il profano ma ho collegato in automatico la piccola questione dei rimborsi, gonfiati e fasulli, dei consiglieri e assessori della regione Basilicata, senza tralasciare tutte le altre regioni, del nord, del sud, del centro e di qualunque colorazione politica. L’automatismo mi ha fatto pensare all’assessore che, nello stesso tempo, si trovava a consumare i nostri soldi in tre luoghi diversi e distanti tra loro.
Senza profanare il Sacro Mistero del Segno della Croce, mi sono chiesto a quali mani è stata affidata la gestione della “Cosa Pubblica”. Certo auguro loro che non emergano, in sede definitiva, fatti penalmente rilevanti. Ma una cosa è certa: in un posto con un minimo di decenza costoro, senza indugio alcuno, sarebbero andati a casa in via definitiva e non avrebbero avuto piu’ incarichi pubblici, nemmeno per la gestione di un micro condominio con bilancio di un euro.
Si perchè persone con un punto di etica e moralità così basso, non possono gestire cose di altri. E invece costoro hanno gestito questioni enormi. Petrolio con relative compensi, problemi di grandi investimenti, emergenza di sanità pubblica, problemi ambientali e grandi opere infrastrutturali. Immaginate con quale credibilità e quale etica hanno negoziato e/o trattato tali enormi problemi. Mi scorre il gelo lungo la schiena se ci penso. Anche alla luce di fatti noti come la questione dell’inceneritore Fenice i cui dati inquinanti sono stati tenuti nascosti, le opere pubbliche realizzate che non servono alla gente. Basta vedere la foto del pezzo che raffigura un acquascivolo fatto in collina, aperto uno o due anni, poi chiuso per carenza di frequentatori. Ora cade a pezzi.
Questi politici sono gli stessi che finanziano la formazione, che serve solo ai formatori loro amici. Gli stessi che hanno autorizzato? la vicenda delle scorie di Scanzano, evitata solo per uno scatto di orgoglio del popolo lucano, spaventato dalle nefaste conseguenze. Sono alcune delle attivita’ che costoro hanno governato, si fa per dire.
Allora il sogno è: vadano subito a casa, meglio un commissario che gestisca l’ordinario sino a nuove elezioni e si candidino persone perbene, veramente competenti a prova di vita vissuta, integre moralmente, con una forte motivazione a servire gli altri e non servire se stessi. Persone col senso dell’autocritica e non con spiccato senso dell’autoreferenzialità, che tanto male ha fatto al territorio, sia nel pubblico che nel privato
Così pure dovrebbe avvenire per i burocrati e associazioni che durante i misfatti, non hanno aperto bocca e chi doveva controllare e non l’ha fatto. Chi doveva denunciare ha taciuto, creando un grumo perverso di connivenze.
E quindi il mio sogno è che si aprano i palazzi della politica e delle Istituzioni locali e entri aria fresca. Il mio sogno continua con l’allontanamento di candidati, di cui già si fanno i nomi, che provengono dalla stessa scuola e dagli apparati che hanno portato acqua al mulino del mal governo locale. Serve gente nuova di provate capacità, onestà e senso profondo dell’interesse di tutti. La Basilicata ha risorse umane, morali ed economiche per farcela alla grande, senza i mezzucci dei caldarrostai!
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