• Queste prime ore di vacanze mi danno tempo per stare coi miei cari e anche con me stesso. Infatti mi guardo dentro e mi misuro, leggo le mie mancanze, le mie ignoranze, le mie debolezze, le mie angustie e, senza farla lunga, vedo lucidamente i miei difetti, amplificati dalla calma che un periodo di riposo regala ad ognuno. Ovviamente leggo un poco di più, rispetto a quello che mi riesce durante l’anno. Quello che non cambia è il mio quoziente intellettivo, resta sempre lo stesso: sotto la media. Ma è un dono di natura e, ormai, non mi deprimo più.

  Leggendo i giornali salta evidente la faccia tosta da parte di molti, con un quoziente, esageratamente alto, nei politici o presunti tali. Di quelli nazionali evito di parlarne ora, ma tutti facilmente possiamo riscontrarlo, appena ascoltiamo un telegiornale o un giornale radio.

  Parlo di quelli locali, del livello regionale e, particolarmente, dei consiglieri regionali della Basilicata. Non di tutti, visto che solo una quarantina sono indagati per via di rimborsi gonfiati. la Magistratura appurerà la verità. Ma da quello che è emerso dalla stampa, che ha ampiamente trattato la questione, è evidente un degrado etico-morale che  una persona, col minimo di sensibilità, si sarebbe nascosta per il resto della sua vita e non si sarebbe fatta vedere neanche dai suoi più stretti e abituali frequentatori. Invece no, loro si fanno intervistare e programmano il loro futuro politico, addirittura fondando dei movimenti personali e proponendosi alla rielezione alle prossime elezioni anticipate di novembre. Anticipo per dimissioni costrette, dovute proprio alla indagine della Procura di Potenza per tali rimborsi incongrui, per usare un termine tenero.

  Questo andazzo, evidentemente è una abitudine per molti che rivestono quei ruoli. Farsi rimborsare i sigari, il caciocavallo, la copertina-che la persona non è di legno-, e via dicendo è un “must” per lor signori. Insomma, tutto quello che serve per la vita privata e che ogni comune cittadino si compra coi soldi suoi, costoro lo comprano, senza ritegno, coi soldi nostri. Ora si vogliono far rieleggere. Certo che dopo tutti i sacrosanti lamenti delle tasse troppo alte, del costo della politica insostenibile e via cantando, se questi sperano di essere rieletti vuol dire che pensano di essere votati. Se questo avviene vorrà dire che noi elettori siamo peggio, ma molto peggio di lor signori.

  NB la foto raffigura la Sila, dove si produce un ottimo  caciocavallo.

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