A PROPOSITO DI TURISMO…
Posted by admin on 18 agosto 2013
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Leggo i dati sull’andamento del turismo sulle nostre spiagge e noto che località marine hanno subito una crescita da Taormina al Salento, dal Gargano all’Argentario, da Capri e Forte dei Marmi. Giù tutte le altre: Tropea e Coste Calabresi , Rimini e Riviera Adriatica e anche le Costiere Amalfitana e Sorrentina. Si notano i cali nelle zone meno curate anche se rinomate, che nel passato hanno brillato per risultati positivi. Certo il mercato è un grande vaso comunicante che va dove ha il miglior rapporto costo-qualità. Questa è la chiave di ogni successo e, scomodando Don Luigi Einaudi, il boccino del successo (ma anche dell’insuccesso) è in mano del Regolatore, fondamentale in una economia di Mercato. E chi è questo Regolatore? in questo caso chi presiede il territorio e quindi Regioni, Provincie e Comuni e gli Enti da questi delegati. Certo ruolo importante deve svolgere il privato ma solo a completamento di uno zoccolo duro di servizi essenziali.
Nel caso che voglio trattare oggi, il regolatore è il Comune di Bernalda che ha nel suo vasto territorio la località turistica di Metaponto e dintorni.
Il luogo, sottratto negli anni 40-50 alla malaria, è stato Colonia Magno-Greca e possiede ricchi insediamenti che testimoniano tale fulgido periodo. Aggiungo per completezza, che anche gli urbanisti e i paesaggisti che hanno progettato la moderna Metaponto, lo hanno fatto con grande sapienza e visione ampia e lunga. Oggi, purtroppo non è così. Infatti, la frequento da un ventennio e la trovo in continuo regresso, mancano quei servizi essenziali che fanno di una località turistica un posto di successo o no.
Manca la pulizia, la disinfestazione non la vedo. Infatti non noto risultati che evidenziano la sua efficacia, il sistema fognario e le idrovore non funzionano o funzionano male. Ormai è consuetudine che nella settimana di Ferragosto l’aria è invasa da olezzi pestilenziali che fanno imbestialire i turisti, e quindi, chi può non ritorna.
Poi ci si mettono anche i privati con grande incuria a partire dagli immobili che non sono manutenuti, i rifiuti portati all’angolo della strada del vicino, e così facendo tutte le strade sono pieni di ogni tipo di rifiuto: brande, materassi, televisori, frigoriferi e tutto quello che non viene più usato. Per tacere degli avanzi della potatura di palmizi e alberi vari, sempre lasciati li all’angolo dell’altro e al mio ci pensa lui.
In questa situazione quale privato è cosi temerario da organizzare quegli eventi attrattivi per il tanto tempo libero di chi è in vacanza? Quindi, in automatico si innesta la spirale viziosa, ci sono disservizi non vengo, non spendo, non ci sono; non faccio servizi perchè non c’è gente, non ci sono servizi non vengo e così da degrado in degrado.
Eppure le condizioni per un grande rilancio ci sarebbero, basta che gli amministratori lo colgano e lo vogliano, poi i privati farebbero la loro parte, se appositamente stimolati. Il profitto e l’egoismo del bottegaio sono la chiave dello sviluppo, diceva Adamo Smith, Economista e Padre del liberalismo.
Basterebbe mettere fine alla storia dei suoli col buonsenso dell’Agenzia del territorio, così che i proprietari delle case comincerebbero a mettere mano alle ristrutturazioni, frequenterebbero per periodi più lunghi il luogo, i negozi anzichè chiudere terrebbero aperto e ne aprirebbero di nuovi. Senza zanzare e cattivo odore, i turisti ricomincerebbero a frequentare le località gia’ a maggio e fino ad ottobre e forse oltre, considerato che esistono due campi da Golf a 7 e a 15 km. Noto che i golfisti del nord e del nord Europa gradiscono giocare d’inverno, quando da loro è impossibile per ragioni atmosferiche. Se poi il Teatro Greco, il munitissimo Museo, il tempio di Apollo Licio, le Tavole Palatine, il sito di Torre a Mare cominciassero tutti a funzionare, con Eventi ben organizzati e pubblicizzati, attrarrebero i turisti delle spiagge vicine e anche delle zone interne. Così ci sarebbero buoni affari per gli operatori, imposte e tasse per il Comune di Bernalda e anche per Regione e Provincia.
Ecco come si inverte la spirale viziosa in SPIRALE VIRTUOSA. Ci vuole tanto?
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