• In Basilicata si va all’elezioni di novembre perchè tutto il Consiglio regionale, meno due o tre consiglieri, sono indagati per aver gonfiato indebitamente i rimborsi, con spese che nulla avevano a che vedere  con impegni o attività istituzionali. La indagine è stata ampiamente trattata dagli organi d’informazione locali e nazionali, vista la gravità delle azioni contestate e i ruoli svolti dagli indagati. Tra essi ci sono il Presidente della Giunta e quello del Consiglio.

  L’indagine è in corso e saranno i Giudici, Inquirenti e giudicanti, a decidere se rinviare o no a giudizio, tutti o alcuni o nessuno, degli indagati. Ma quello che è emerso  dalle carte è che costoro si avvalevano dei soldi pubblici, per comprare prodotti e servizi per la loro vita privata, oppure, gonfiare i costi dei pasti o altro, per attività istituzionali.

   L’ho già detto e qui lo ripeto, spero che non emergano fatti penalmente rilevanti e, anche se così sarà, dal punto di vista etico e morale è deprecabile che eletti dal popolo, approfittino del ruolo, per speculare sui soldi per i quali, invece, sono stati chiamati ad amministrarli con oculatezza e sobrietà. Solo questo aspetto, in un Paese con i minimi criteri di serietà, vale e impone, ripeto IMPONE, il ritiro degli indagati dalla prossima competizione.

  DIGNITA’ vorrebbe che lo facessero di loro iniziativa e non per imposizione dei partiti o, peggio, della pubblica opinione. Se invece insistono a volersi candidare, significa che non solo mancano di dignità e decoro, ma sono pure arroganti e considerano la cosa pubblica loro patrimonio privato.

  E qui si apre la questione degli elettori: sono sudditi che si aspettano dal potente di turno i favori e poco importa se governano bene o male? o sono cittadini – diritti e doveri – e pretendono che chi viene chiamato a governare sia onesto, probo e competente e faccia quello che è giusto e utile alla comunità?

  Se costoro si ricandidassero e fossero eletti, non avremmo scampo, sia noi che i giovani, per i quali ci riempiamo tutti la bocca, ma nei fatti non facciamo nulla per garantir loro un futuro dignitoso. Le nostre responsabilità sarebbero più gravi degli indagati rieletti.

  Sarebbe molto significativa la targa ripresa e qui pubblicata.

  P.S.- La regola vale anche per quelli che anelano di andare a quei posti per ottenere, a loro volta, i rimborsi di di beni e servizi per se, coi danari pubblici, sono i più pericolosi. Occhio a candidarli e doppi occhi a votarli. Specie quelli che pensano anche ai rimborsi dei sigari, che ora sono di moda, e hanno una storia in tal senso.

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