CATEGORIA UN PO’ CONFUSA
Posted by admin on 14 settembre 2013
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Ieri, venerdì 13 ho, partecipato ad una bella riunione dei quadri direttivi del SNA-Sindacato Agenti di Assicurazione, tenutasi a Bari, nel nuovissimo hotel Parco dei Principi. Lo scopo principale del programma era di illustrare la proposta di rinnovo del vigente Statuto dell’Associazione. In effetti è stata una seduta formativa per i pertecipanti. Infatti la collega Bellotti ha aperto la riunione illustrando le linee guida della buona sezione provinciale e, ha concluso, presentando uno splendido cofanetto (cd e libro), di un magnifico programma pe rle scuole. Questi due strumenti didattici, parlando di concetti assicurativi, concorrono con incisiva chiarezza, a indicare ai ragazzi sia le garanzie delle polizze di responsabilità civile auto, sia i comportamenti del buon guidatore, specie in relazione all’assunzione di alcolici e/o di allucinigeni e droghe.
Passando in rassegna le conseguenze di guida sotto l’effetto di tali droghe, vengono esaminate, con forma piana e animazione coinvolgente, le limitazione conseguenti delle garanzie assicurative. Di particolare efficacia didattica, risultano le illustrazioni delle pene irrogate dalla legge e del codice della strada. E’ una inizitaiva meritevole e penso che tutte le sezioni provinciali del SNA si attiveranno per illustrarla nelle ultime classi delle scuole superiori.
Ma il piatto forte, che ha tenuto svegli i pertecipanti, subito dopo una frugale colazione, è risultato l’intervento, rigorosamente a braccio, del Presidente nazionale dell’Associazione Claudio Demozzi. Egli con la nota chiarezza ed efficacia ha tratteggiato tutti i problemi sul tavolo in via di soluzione o in attesa di soluzioni. Questo vale in particolare per l’accordo ANA che aspetta da lungo tempo di essere rinnovato.
In questo ampio intervento, Demozzi, ha tratteggiato la figura dell’Agente che immagina e che dovrà essere negli anni a venire, anche alla luce strampalate legiferazioni europee. Leggi che, se non ci sarà una attenta e costante azione di lobbing, potrebbero essere mortali per la categoria.
Demozzi ha dimostrato, ancora una volta, di avere una visione lunga e larga, confermando di essere la guida illuminata e illuminante necessaria in questo momento, per una categoria che, se non capisce e non sostiene con forza questa linea, resta prigioniera di se stessa e, in uno scenario complesso e imprevedibile, rischia di restare annientata per le divisioni e i piccoli calcoli di bottega di piccoli personaggi, in cerca di futili e perisolose cadreghe e visibilità.
Demozzi ha dato prova di essere un visionario concreto, che mette in atto strategie ed azioni, per portare a risultato tali sue visioni. Certo il rischio è quello di sempre: una categoria confusa e indecisa in almeno tre posizioni intellettuali che se, non si libera di tali scorie, resta ferma al bivio e non prende la strada giusta che garantisca un futuro meno incerto. Dobbiamo scegliere tra chi si sente dipendente delle mandanti, chi si sente professionista-nel senso che deve fare tutto lui- e infine, quelli che si sentono e fanno di tutto, per affermare la loro figura di imprenditori affrancati dal giogo delle mandanti.
Dobbiamo uscire da questo equivoco per riacquistare autonomia e autorevolezza. Ci riusciremo?
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