SE SI SCEGLIE IL MENO PEGGIO
Posted by admin on 22 settembre 2013
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Ieri, di buon’ora ho scritto una riflessione sulle primarie del Pd che ripropongo oggi, a risultati conseguiti. Devo però complimentarmi con gli elettori che hanno partecipato in grande numero e hanno dimostrato intelligenza e indipendenza, rispetto agli apparati e al sistema degli accordi a tavolino che i capicorrente, di tutti i partiti, sono abituati a fare sulle nostre teste. Questo lo fanno per conservare i loro privilegi e fregarsene dei diritti del popolo che li elegge.
E’ stato eletta la persona a cui pensavo mentre scrivevo e spero che , se sarà confermata all’elezioni ufficiali, la facciano governare senza bastoni tra le ruote e vendette che, non servono neanche a coloro che, pansassero di consumarle. Una condizione vorrei porre, dovra rimuovere quell’obbrobrio di delibera delle pale eoliche sulla murgia materana. Concludo con una battuta: il medioevo è finito non serve la corazza.
Buongiorno e buona Domenica a tutti. Oggi 22 settembre, in Basilicata si celebrano le primarie per sceglier il candidato governatore della Regione nell’ambito del PD. Mai come in questo caso bisogna scegliere tra quattro candidati, valutando il loro operato, visto che tre di loro hanno incarichi istituzionali. Certo è difficile per chi manderebbe a casa l’intera la classe politica regionale, per il niente che ha fatto e per la disonestà dimostrata nell’indagine conclusa in questi giorni e che, unificandola con quella più corposa, comprendente i presidenti di giunta e consiglio, andrà in udienza l’11 di novembre. Certo chi sceglie tra questi quattro, dovrà orientarsi sul meno peggio ma con possibilità di non disperdere voti, votando chi ha qualche possibilità di spuntarla. Scegliendo, bisogna anche dimostrare di essere affrancato dalla nomenklatura locale, che ha concordato un candidato, come se i cittadini che votano fossero dei soldatini, ubbidienti agli ordini dei caporaletti lucani.
Quello che suona ancora più strano è che hanno scelto un giovanotto che non ha mai lavorato, vivendo di politica e che rappresenta la continuità di coloro che hanno affamato e distrutto il patrimonio umano, intellettivo, culturale , ambientale ed economico della Basilicata, nei vent’anni in cui hanno governato. Loro si ripropongono a più alto livello e mandano i loro delfini, ammaestrati al loro volere. Certo, dei governanti regionali degli ultimi 20 anni, pochi vanno salvati, perhè qualcosa di buono l’hanno combinata.
Ritornando ad oggi, bisogna scegliere il meno peggio, con alcuni criteri: non essere stato nominato dai capicorrente, essere da poco in consiglio, aver dimostrato nella vita di essere capace di fare cose, anche fuori dalla politica, magari conseguendo successi negli studi e nell’attività, oltre che avere tanta umiltà, avere disponibilità verso tutta la comunità regionale e, per ultimo ma non ultimo, essere fondamentalmente onesto intellettualmente e nella pratica di ogni giorno.
Questo vale per chi oggi partecipa a questa manifestazione di democrazia che sono le primarie. I criteri valgono anche per gli altri candidati che saranno espressi dalle altre formazioni politiche. Anche costoro utilizzeranno metodi oligarchici per indicare i candidati utili ai capicorrente e non alla Gente. Sarà la Gente a prendersi l’autonomia che gli compete, se vogliamo veramente essere un popolo che sa scegliere, per diventare prospero, mettendo a frutto le risorse di cui questa splendida regione è ricca.
Se non lo sapremo fare e ricadremo nella trappola delle clientele, non abbiamo né titolo né diritto di lamentarci.
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